Il Theremin: il violino invisibile e la meravigliosa storia del suo inventore

Perepepe clara Theremin

Il theremin è davvero uno strumento che sembra provenire da un altro pianeta.

Il suo suono  evoca infatti nella nostra memoria le più misteriose profondità spaziali, proprio perché è stato utilizzato a mani basse nei film di fantascienza.

Ma la vicenda della sua invenzione e diffusione nella prima metà del XX secolo, dall’Unione Sovietica fino a Hollywood è una straordinaria storia di avventure tra scienza, musica, politica, mistero (e persino una spy story).

Come ha ben scritto Mattia Madonia su The vision, lo scienziato russo Léon Theremin sembra davvero il personaggio di un romanzo (o di una serie tv) e la sua vita attraverso il secolo breve ha un percorso così interdisciplinare che renderebbe interessante qualunque tesina scolastica a lui dedicata.

Come sosteniamo da sempre, la storia della musica è una miniera di storie utili per esplorare il mondo, la Storia l’animo umano.  

Il Theremin, o eteronomo, è il primo strumento completamente elettronico che si suona senza toccarlo. Lo inventa quasi per caso nel 1919 un fisico russo, il nostro Léon, facendo un esperimento con dei gas nel vuoto.

L’oggetto sembra una radiolina con due antenne. Tra loro, c’è un campo magnetico e il movimento delle mani genera battimenti che diventano note musicali. Una mano alzandosi e abbassandosi, controlla la frequenza (l’altezza) della nota. L’altra controlla il volume. Nelle parole dei primi stupiti ascoltatori, il suo suono sembra l’ululato di un fantasma o la melodia di un violino spaziale.

Persino Lenin ne è entusiasta: L’invenzione è il segnale del superiore progresso scientifico sovietico. Deve girare il mondo! Così Léon parte per le capitali d’Europa dove il pubblico è stregato dalla sua “magia” e poi approda negli USA. Diventa amico di Einstein e Toscanini, si innamora della magnifica Clara, virtuosa dello strumento al pari delle più grandi violiniste che però gli preferisce un ricco industriale, sopravvive al fallimento economico del 1929, sposa una ballerina di colore (inaudito per quei tempi). Il suo strumento intanto entra nei film di Hitchcock, di Disney, nei dischi dei Beach Boys e poi dei Led Zeppelin. Poi Léon scompare per 23 anni. Accusato di un delitto che non ha commesso finisce in un gulag sovietico. Pochi anni dopo torna al successo inventando un sistema di spionaggio elettronico (una cimice) con cui i sovietici ascoltano per anni le conversazioni dell’ambasciatore USA a Mosca.
Scienza, musica, successo, amori, delitti, spionaggio: ci chiediamo cosa aspetti Netflix a trarne una serie di successo mondiale!